Disarmanti le dichiarazioni del direttore generale AUSL Nicolini che dal palcoscenico della Festa dell’Unità provinciale di Reggio Emilia, coadiuvato da un sorprendentemente attivo( solo in questo caso) Sindaco Vecchi , bolla come risultato di lobby e campanilismi le giuste rivendicazioni di decine di migliaia di cittadini preoccupati e angosciati dal progetto di chiusura dei due punti nascite (Scandiano e Castelnuovo Monti) in cui da decenni fanno nascere in piena fiducia i propri figli.
Al direttore Nicolini , che si appresta a gestire la riorganizzazione dei servizi ospedalieri , vorrei rispondere che gli sprechi nel settore sanità esistono e i propositi di spending review sono sacrosanti ma le esigenze della popolazione devono comunque essere salvaguardate. Nello specifico il reparto ostetricia di Scandiano è funzionale a svolgere un servizio fondamentale e considerato eccellente (dai rapporti AGENAS )per il bacino dei circa 90.000 residenti del comprensorio ceramico. Inoltre a fronte dei 500 parti / anno richiesti la struttura in questione nel 2016 è stata utilizzata per 489 parti ovvero appena 2.5% in meno da quelli considerati sufficienti per scongiurarne la chiusura e se quest’anno i parti saranno di meno la diminuzione sarà imputabile alla decisione di chiudere un mese il reparto per consentire alla nuova AUSL di avere un più netto dato numerico in supporto alle sue tesi. Sarebbe addirittura mortificante per la popolazione della nostra Montagna la chiusura del punto nascite di Castelnovo Monti , l’unico attivo nella vasta area in questione che , come si sa , è storicamente svantaggiata rispetto a quelle di pianura e non risalta di certo per la presenza costante di servizi per i cittadini. Aspetto fiducioso un pronunciamento positivo del Ministero della Salute riguardo la richiesta di deroga avanzata dalla Regione alla chiusura dei due punti nascite in questione , se ciò non avverrà continuerò la mia giusta battaglia a tutela della agevole fruizione di un servizio fondamentale per tanti cittadini della Provincia. Giuseppe Pagliani Capogruppo Terre Reggiane - Forza Italia Riguardo al punto nascite dell’Ospedale di Scandiano la nostra posizione è ancora più netta di quella emersa dalla risposta del Sindaco Mammi all’interrogazione del PD presentata al Consiglio Comunale. Per noi il reparto di ostetricia dell’Ospedale Magati è una divisione imprescindibile della struttura sanitaria del comprensorio ceramiche reggiane.
I 490 parti dello scorso anno non possono divenire una scusa per togliere di mezzo una delle eccellenze sanitarie della provincia reggiana; il reparto guidato dal Dott. Cerami e dall’ottimo staff medico e di ostetriche che lo caratterizzano è da anni il luogo ideale per competenze e trattamenti dove partorire per le gestanti che risiedono nel nostro territorio. C’è piaciuta molto poco l’iniziativa dispotica posta in essere dalla Direzione generale delle aziende sanitarie reggiane unite di chiudere per un mese in estate i punti nascite degli ospedali di Montecchio, Scandiano e Castelnuovo Monti. Risulta alquanto curiosa la fretta con cui il Direttore generale dott. Nicolini è corso ad imporre queste temporanee chiusure; di certo eguale attenzione non l’aveva quando le aziende sanitarie reggiane erano separate e lui stesso era Direttore generale della sola azienda sanitaria locale e territoriale cui facevano parte i tre punti nascite sabotati durante questa estate. Dalle amministrazioni del comprensorio ceramiche reggiano pretendiamo una difesa strenua del punto nascite e conseguentemente dell’intera struttura ospedaliera Cesare Magati di Scandiano. Preannunciamo già nei prossimi giorni l’avvio di una raccolta firme tra la popolazione per opporci in modo netto alla chiusura del punto nascite scandianese. Giuseppe Pagliani Capogruppo Terre reggiane Ad aggravare le responsabilità politiche e morali di Giorgio Napolitano, vi sono anche le falsità espresse alcuni giorni fa riguardo al bombardamento compiuto in Libia, del quale, Napolitano insieme al Presidente Obama, fu sostenitore dalla prima ora.
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